Calamità naturali in Italia: alcuni dati
Dal 2000 ad oggi più di 30 alluvioni e oltre 100 scosse sismiche di diversa entità ed intensità hanno colpito il suolo nazionale causando centinaia di vittime, ingenti danni, numerosi feriti e migliaia di sfollati e senzatetto.
A noi della provincia di Padova viene subito in mente l’episodio del 29 ottobre 2018, che ha coinvolto alcuni comuni veneti, trentini, friulani e lombardi, e le cui forti piogge hanno provocato l’esondazione dei fiumi Piave e Brenta, oltre che di numerosi torrenti in territorio montano.
Niente di cui essere sorpresi, in ogni caso.
E’ ormai risaputo infatti che la nostra nazione risulta essere uno dei pochi paesi al mondo in cui rischio sismico, rischio idrogeologico e rischio vulcanico si sovrappongono:
“Il rischio sismico nel nostro paese è legato essenzialmente all’orogenesi alpina ed appenninica, due giganteschi eventi tettonici avvenuti in epoche diverse (le Alpi circa 100 milioni di anni fa e l’Appennino circa 20 milioni) che hanno letteralmente accavallato quelle che un tempo erano delle zone di pianura o di mare producendo i sistemi montuosi che oggi vediamo. Durante questi processi orogenetici si sono originati enormi sistemi di faglia che attraversano i rilievi nella loro lunghezza.”
Fonte: 3b meteo
I processi interni ancora in atto nel nostro territorio determinano una permanente situazione di allerta, della quale però non siamo consapevoli o di cui sottovalutiamo le possibili, o meglio, probabili conseguenze.
Calamità naturali in Italia: la soluzione
Dobbiamo accettare questi fattori, evitando di sfidare la natura, e cercando di migliorare in prevenzione.
Soprattutto considerato il contorno burocratico e amministrativo italiano, che non si fa carico come dovrebbe dei danni provocati, e costringe i cittadini, danneggiandoli due volte, ad arrangiarsi e a vivere situazioni al limite della sopravvivenza.
Una soluzione però c’è, ed è risaputa: assicurare la propria abitazione o fabbricato contro i danni derivanti da calamità naturali come ad esempio i terremoti e le alluvioni.
E’ un’abitudine molto diffusa fuori dai confini nazionali, proprio per ovviare alle difficoltà immediatamente successive all’accadimento.
E paradossalmente, proprio in Italia la popolazione si dimostra ancora restia a stipulare contratti di assicurazione contro i danni da calamità naturali.
E’ necessario cambiare mentalità, considerare un’assicurazione di questo tipo non tanto accessoria, piuttosto necessaria alla tutela del proprio immobile.
Non possiamo più pensare di essere in una zona poco a rischio, o di essere più fortunati di altri.
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